12 gennaio 2014

Looking for a Shading and Lighting artist

What I'm looking for:

The job offer is for an on-line collaboration, so you can be wherever in the world, the only constrain are that you have to have a good internet connection to sync the project and be reliable about deadlines! :)

I'm looking for a Lighting/Shading Artist proficient in Blender and Cycles to help out optimizing shaders and lights into the shots to get the best result, "almost" noise free frames, while keeping render time to a very reasonable level.

The project in brief:

I'm working on an series of short "technical" clip that aim to rise the safety while driving.
The idea is to visually represent the risk that may occur .

Here some example:

22 ottobre 2013

FLOSS production tool for VFX @ Blender conference 2013

The 2013 blender conference is coming,
this year the production workflow is getting lot of interest, there are many talk on this topic like:

  • Christopher Webber:  MediaGoblin, Blender, and Network Freedom in Graphics
  • James Yonan:  Build your own low-cost yet highly scalable Blender render farm using Amazon Web Services
  • Silvano Imboden: A production pipeline for Cultural Heritage movies: from the concept layout to the Blender Render Farm 
  • and the most interesting IMHO  the Jason van Gumster's Roundtable about Open Source Production Pipeline.
Probably some of you reading this blogpost knows I've worked for some time with a couple of friend on an pipeline tool called: OPAM.
I currently use it to manage the production I work on with other people around the word.

Hope to meet them to share some thought about production tools and maybe find a way to cooperate each other!

24 maggio 2013

Join us: UX/UI designer

Chi cerchiamo:
Stiamo cercando un UI/UX designer che voglia unirsi al nostro team per sviluppare la migliore esperienza visiva e di interazione possibile per una complessa piattaforma di asset e project management pensata per il mondo della computergrafica.
 
L'idea:
Petru, Lorenzo ed io lavoriamo nel mondo della computergrafica (CG) ormai da diversi anni.
Vivendo in questo mondo ci siamo resi conto che sviluppare progetti di qualunque dimensione è davvero complesso poichè le barriere sono numerse e difficili da superare.
L'alto costo delle infrastrutture, le difficoltà comunicative e nel reperire risorse umane sono i principali scogli che abbiamo verificato.

In questo contesto abbiamo deciso di sviluppare una piattaforma in grado di radere al suolo queste barriere costruendo strumenti collaborativi integrati capaci di supportare la produzione e di agevolare in maniera "involontaria" la comunicazione.

Abbiamo già realizzato e testato un primo software da noi sviluppato con evidenti risultati positivi:
abbiamo costituito il RiG, Rete italiana Grafici, un team di  circa 20 artisti al momento e
questo video per Enel realizzato in 10 gg da 5 di quegli artisti, sparsi in tutta Italia, ne è la più evidente testimonianza



Stiamo ora lavorando alacremente su una nuova versione più efficiente e capace di scalare su numeri decisamente più importanti.



Chi siamo:
Non siamo una azienda, puntiamo a diventarlo nel momento in cui metteremo sul mercato il prodotto ma ora siamo un team di professionisti che crede in un progetto ad uno stadio decisamente avanzato... riteniamo di voler andare in beta entro la fine dell'anno.

In particolare ci occupiamo di:

Francesco: Sviluppo del business, alpha testing e promozione del progetto
Lorenzo: concept design e sviluppo del software
Petru: design, prototipazione e sviluppo software

Contatti:
Se sei interessato/a alla cosa e vuoi approfondire la discussione puoi contattarmi alla mia e-mail
f.paglia.80@gmail.com o via twitter @FrancescoPaglia

14 febbraio 2013

Punto 8: creare strumenti di valore per tutti


E' impensabile immaginare che una cooperativa, specialmente se costituita da centinaia di persone, possa usare tutti gli stessi strumenti di produzione, ogni gruppo deve avere la libertà di scegliere quali sono gli strumenti più vicine alle sue esigenze o alle esigenze del singolo prodotto.


Tenendo ferma questa convizione, credo tuttavia che la cooperativa abbia il compito primario di  strutturare un modello condiviso di partecipazione ed operatività.

Per farlo c'è bisogno di

13 febbraio 2013

Punto 7: stimolare la formazione

Uno degli aspetti fondamentali della Computer Grafica è la sua profonda vocazione all'innovazione.

Ogni giorno gli strumenti cambiano a favore di soluzioni più rapide, efficienti o addirittura rivoluzionarie.
A meno che non si partecipa a quelle produzioni che creano l'innovazione è difficile mantenere costante ed efficace l'aggiornamento delle proprie conoscenze in particolar modo se il momento storico personale è produttivamente ricco di attività che creano reddito alle quali dare la precedenza.

Esistono diversi modi per supportare la formazione:
  • attivare workshop on line e in eventi live
  • preparare dei videotutorial 
  • attivare un help desk dove chiedere aiuto e ricevere hint dedicate da professionisti che hanno già affrontato quelle esperienze
  • incentivare la divulgazione di best practices e di case history di progetti realizzati dai soci 
 Ritengo che tutti questi strumenti dovrebbero essere resi disponibili da una cooperativa non

12 febbraio 2013

Punto 6: offrire servizi commerciali

Se guardo alla dimensione che immagino per la cooperativa non riesco a pensare ad un network inferiore a qualche centinaio di soggetti.

Un numero simile permette di creare delle condizioni di acquisto di prodotti commerciali ad una cifra sicuramente più vantaggiosa che se fosse eseguita dai singoli soggetti personalmente.

Mi vengono in mente i contesti più disparati:

  1. un accordo collettivo per servizi di consulenza legale e tributaria a livello personale, 
  2. bulk discount per pre-acquisto di migliaia di ore di rendering invece di poche decine per volta,
  3. sconti nell'acquisto di beni o servizi inerenti all'attività come licenze software 
  4. disponibilità di garanzie per beni strumentali da acquistare a rate  
Quello che è certo, è che più è importante la dimensione della cooperativa maggiore sarà il suo potere d'acquisto.

Ricordo che uno degli aspetti principali della cooperativa è proprio la mutualità nei confronti dei propri soci, credo di aver dato degli esempi validi con questo post.

11 febbraio 2013

Punto 5: Offrire supporto legale, fiscale e finanziario

Il mio modello di riferimento è la società cooperativa a responsabilità limitata.
Far parte di una entità di questo genere comporta il trasferire ad essa la commessa che si vuole portare a termine.
Ciò significa che il rapporto commerciale si instaura tra il cliente e la cooperativa.
Il socio promotore del progetto viene definito project leader ed ha il compito di garantire la corretta esecuzione dello stesso entro i limiti di budget stabiliti nel preventivo.

Questo, se da un lato limita la libertà di azione del singolo che deve sottostare alle regole della cooperativa dall'altra lo fa beneficiare di tutta una serie di vantaggi:


  1. E' un soggetto giuridico a responsabilità limitata che si espone verso terzi
  2. Si dispone (ad una frazione del costo poichè spalmato su un numero maggiore di progetti) di un commercialista che opera nell'interesse della collettività,
  3. Si dispone di un supporto legale nella formulazione di contratti, in caso di recupero crediti e di contese   
  4. Si fraziona il rischio di impresa poichè tutti i soci che hanno preso parte alla produzione sono responsabili pro quota del loro operato 
  5. si alleggerisce la pressione finanziaria sul singolo soggetto che è chiamato a pagare delle tasse che gli competono per il reale reddito prodotto 
  6. si elimina l'impegno ad anticipare personalmente i costi della produzione.
Ancorchè siano evidenti i vantaggi creati da una struttura come la cooperativa ci sono argomenti fondamentali

10 febbraio 2013

Punto 4: Offrire occasioni di lavoro

Rifacendomi al  Punto 1 della mia analisi auspico una ampia commistione di professionalità fortemente eterogenee all'interno della cooperativa.

Il mondo dei free lance, a mio avviso, è costituito da tre tipologie di persone:

  • quelle ricche di spirito imprenditoriale con uno spiccato senso di aggregazione
  • quelle che hanno interesse a cambiare continuamente contesto per poter avere opportunità artistiche diverse 
  • quelle che hanno fatto di necessità virtù.
In una cooperativa, possibilmente costituita da un ragionevole numero di associati diffusi sul territorio e

9 febbraio 2013

Punto 3: standard e garanzia

Questo punto è il nodo fondamentale nel funzionamento di un gruppo eterogeneo di persone, sia esso un network, una cooperativa o una entità molto più semplice.
E' il punto più complesso da definire ed accettare poichè richiede una grande condivisione di valori e metodi operativi.

Il mercato della computergrafica è costellato da una quantità di variabili immensa, ogni prodotto può essere realizzato, a seconda delle aspettative, con tecniche e livelli di dettaglio che cambiano radicalmente l'impegno produttivo ed

8 febbraio 2013

Punto 2: Promuovere la collaborazione

Continuando l'analisi della cooperativa ritengo focale per la sua efficacia il superamento delle barriere psicologiche della mancanza di conoscenza e fiducia dei propri colleghi e potenziali collaboratori.

Uno degli elementi che più frena le persone a collaborare è l'incertezza del risultato che il prossimo può offrire.
Io stesso ritengo che devo avere ampi margini di manovra nel caso debba sopperire alle mancanze

7 febbraio 2013

Il mercato dei free lance e salvaguardia dei loro diritti

Non sono l'unico a credere che il futuro vede il mercato del lavoro trasformarsi da legato all'azienda a legato alla attività da svolgere.
In questo nuovo contesto il mercato dei free lance è in continua espansione e avrà sempre più bisogno di tutele per non permettere a chi offre il lavoro di ottenere risultati a costo zero.

Questo articolo trovato sul blog di e-lance avvalora ancora di più la mia tesi sulla cooperativa.

24 dicembre 2012

Punto 1: aggregare soggetti

Nella mia visione la cooperativa deve essere aperta a singoli professionisti e ad aziende che hanno interesse nella realizzazione di prodotti di comunicazione audiovisiva sia essa carta stampata, video o prodotto interattivo.

Punto di aggregazione deve essere la necessità di non riuscire con le proprie singole forze a realizzare interamente i prodotti che si vuole offrire o ai quali si è chiamati a partecipare.

In questo contesto vedo diversi scenari:

1. il professionista che ha una clientela consolidata è chiamato a realizzare un prodotto che va al di là delle proprie competenze e ricerca tra i soci della cooperativa chi può supportarlo nelle proprie mancanze
2. l'azienda che deve sopperire a delle esigenze di sovraproduzione momentanea ricerca tra i soci chi può sostenerla
3. l'agente che si pone come procacciatore di affari funge da "dispatcher" di progetti ai soggetti in grado di reperirli e portarli a compimento

In ogni caso la cooperativa è un soggetto distinto dai singoli e nessuno dei soci ha l'obbligo pratico nè morale di rimettere tutti i suoi lavori all'interno della cooperativa.

La logica è chiara: la cooperativa deve costituire un vantaggio e non un limite.
chiunque ne fa parte deve sentirsi libero di operare indipendentemente.

  

Analisi dei punti focali del "Layer istituzionale"

Ho chiuso l'ultimo post con la promessa di parlare delle cooperative.
Innanzitutto parliamo di principi:
L'obiettivo di un "layer istituzionale" nella mia visione è quello di porsi come una sovrastruttura che svolga le funzioni di:
  1. aggregatore di soggetti che perseguono lo stesso fine,
  2. promotore della collaborazione e conoscenza tra i soggetti
  3. strumento di definizione  di standard e organo di garanzia
  4. offrire occasioni di lavoro
  5. offrire una consulenza ed un supporto fiscale, legale e finanziario 
  6. offrire servizi commerciali 
  7. offrire occasioni di formazione 
  8. creazione di strumenti di valore per tutti i soggetti
Ho scoperto anche grazie ad un utilissimo seminario che

23 dicembre 2012

Un layer tra clienti e produttori

Continuo a riflettere sulla causa della morte della mia azienda:
i costi erano maggiori dei ricavi.
Detto così sembra che si lavorasse in perdita ma non è la verità, non in termini assoluti.
Ogni singolo progetto aveva dei margini adeguati, ma la scarsità di nuove commesse mista ai costi fissi ha completamente prosciugato il cash flow e ha strozzato la struttura fino a portarla alla morte.

In partica un progetto valevole, come la Spark, semplicemente si è autodistrutto perchè le mancavano i capitali per sostenere i costi fissi...

12 agosto 2012

Rinnovarsi è importante

E' ora di rinnovarsi!
L'azienda che ho curato negli ultimi 7 anni purtroppo non ha retto all'impatto con la crisi.
E' una cosa triste ma evidentemente non eravamo sufficientemente carrozzati per superare un periodo così duro!

E' ora di tornare sul mercato e preparare un reel di presentazione.
Ho aperto e chiuso comunque con il logo di Spark, dopo averla diretta così a lungo, sarei ingiusto se cancellassi il mio passato.

Il reel contiene quasi tutto il meglio della produzione che abbiamo affrontato.

Mi presento come organizzatore, direttore di produzione e compositor anche se negli ultimi 12 anni ho fatto molte più cose...
Se qualcuno di voi avesse bisogno di una figura organizzativa che ha realizzato ben oltre 300 produzioni tra VFX, animazione e commercials, spero che voglia prendermi in considerazione.

Buona visione.




12 febbraio 2012

Noi che crediamo al bene comune facciamo così



Questa sera mia moglie mi ha portato a teatro a vedere Lella Costa.
Ha chiuso il suo spettacolo con il discorso di Pericle agli Ateniesi.
Sarò banale, ma mi ha riempito il cuore, sarà per il senso del bene comune che nel suo discorso è così forte?
Te lo riporto magari, se non lo conosci, può far riflettere anche te.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana: noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato insegnato anche di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è di buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione un ostacolo sulla via delle democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Buona serata.

5 febbraio 2012

Il popolo delle partite iva, precari o mobili?

Devo essere sincero, mi sto affezionando ai modi ragionevoli e esplicativi di un presidente del consiglio che ha come primo impegno mostrare il perchè della sua visione.

Il tema a me più caro, probabilmente dovuto alla mia età ed al ruolo che ricopro, è quello legato al mercato del lavoro, alle liberalizzazioni, al patrimonio (della cultura del lavoro) che lasceremo per il futuro.

Come datore di lavoro ascolto attentamente quanto si discute oggi,
si parla dei contratti atipici e del fatto che debbano essere eliminati, si parla di un nuovo mercato delle partite iva per i giovani fino a 35 anni molto più convenienti rispetto alle precedenti, si parla di

19 dicembre 2011

La crescita, le startup, l'Italia

Da quando è in auge il governo Monti non si parla d'altro che di sostenibilità, equità e rigore...
Nei giorni scorsi ho speso molto tempo a ragionare su questi concetti, mi sono lasciato influenzare positivamente anche dall'articolo di wired su Capobianco e sentivo il bisogno di capire meglio il concetto di start-up e di flessibilità del lavoro.

Per riassumere, molto brevemente, la start-up è una azienda che nasce con l'obiettivo di sviluppare in un tempo determinato (circa 5anni) il prototipo di un'idea innovativa (un prodotto o un processo) che possa suscitare l'interesse di qualche grande azienda.
Chi partecipa a questo genere di azienda solitamente è l'ideatore (o gli ideatori) che definisce gli obiettivi e le esigenze e, in seconda battuta se il progetto è interessante,

16 dicembre 2011

Grazie wired

Mi è arrivato qualche giorno fa Wired di dicembre.
In uno dei miei momenti di meditazione ho letto l'articolo su Fabrizio Capobianco.
Questo il suo blog:

http://www.siliconvalleyitalia.com/

Tutto molto interessante ma necessita di un pò di tempo per studiare e metabolizzare...
spero di arrivare presto a delle mie idee in merito.
Ci sono parecchi argomenti: alcuni spaventosi, altri interessanti e molti spiazzanti, almeno per me che cinque anni nella stessa azienda li ho già passati....

12 dicembre 2011

Si avvicina la fine di questo anno

Ancora 18 giorni ed anche quest'anno è passato.
Posso già tirare le somme in fondo mancano solo un paio di progetti da portare a casa e anche quest'anno è finito.
Mi sento un pò più sereno rispetto a 12 mesi fa, pare che il futuro sia più concreto ultimamente:

5 dicembre 2011

Navigo in acque agitate credendo di essere un buon capitano

Sono due mesi che non riesco a trovare un momento per scrivere.
Nel frattempo ho realizzato 3 video industriali per tre grandi aziende, Enel, Autostrade, Vitrociset, ho seguito e/o diretto conferenze a Torino, Amsterdam, Paestum parlando di progettualitià, condivisione e importanza di una piattaforma comune, sviluppato un progetto pilota e rifatto lo show reel dell'azienda da presentare domani ad un importante cliente.
Due mesi e zero week end di pausa...
Erano talmente tante cose da concepire, sviluppare e realizzare che molto spesso mi sono sentito perso.
Non perso nel senso del non sapere cosa fare o come affrontare i problemi, ma perso come se fossi arrivato ad una condizione di default.
Quando hai talmente tante cose da fare non riesci più a governare gli eventi, un po' li navighi ed un po' ti  lasci trascinare per recuperare le forze.

3 ottobre 2011

studio diffuso... migliora la qualità della vita?

Sono di ritorndo da Bevagna,
una cittadina medievale nel cuore dell'Umbria, sono stato davvero bene in questo piccolo e vivo aggregato di case... sarà abitato da poche centinaia di anime.. forse mille...
Passeggiando per le strette vie sono stato immediatamente colpito dalla mancanza di auto, dal piacere della tranquillità come elemento preponderante.
I bambini correvano sereni per strade senza traffico, anziani prendevano il sole ascoltando il rumore del fiume che lento scorre vicino ad una delle porte della città.

 Ho cominciato a pensare al rumore di mezzi che tutta la notte invadono la mia camera a Roma, ho riflettuto sul fatto che per attraversare la città, fare la spesa e tornare a casa in questo posto corrisponderà al massimo a 10 minuti a piedi.... ho iniziato a mettere in discussione il motivo per cui bisogna abitare in una metropoli per poter lavorare nel mondo della computergrafica.

Perchè vale la pena vivere a roma?
Per la facilità di raggiungere i clienti?
Per la possibilità di reperire rapidamente manodopera qualificata?
per la possibilità di avere un posto nella città dove le cose accadono?

Roma costa cara, talmente tanto da sbilanciare il rapporto compenso / costo della vita
si spendono almeno due ore al giorno per trasferirsi da casa all'ufficio
la manodopera specializzata si trova con il contagocce... sono partiti per l'estero tutti i miei colleghi
la clientela la devi raggiungere perchè difficilmente viene a trovarti in azienda
e allora?

Non varrebbe la pena migliorare di gran lunga la propria vita spostandosi in un centro dove poter coltivare la propria passione e la propria famiglia senza drammatici conflitti?
Non varrebbe la pena investire quelle due ore perse in attività migliori?
Non ne gioverebbero il nostro udito ed il nostro respiro di un luogo molto meno inquinato?
non sarebbe molto più intelligente investire i propri soldi in un mutuo per una casa accettabile (non 35mq nella più profonda delle periferie)

Mi è venuta una fantastica idea....

23 settembre 2011

La severità fa bene!

Non c'è nulla da fare,
un capo azienda non può non essere severo...
i miei colleghi mi chiedono di esserlo...
per lungo tempo mi sono rifiutato di credere che l'unico modo per ottenere dagli altri qualcosa passasse per l'essere severo...
eppure...
è così.

15 settembre 2011

quando ti rispndono boh!

Quando qualcuno ad una domanda chiara ti risponde boh...
tu come reagisci?

E se quel qualcuno ti risponde boh... mi piace così....
tu cosa gli rispondi?

Io rimango così:

Cosa vuoi aggiungere?

14 settembre 2011

è iniziato il nuovo esperimento formativo!

ci siamo, da ieri ho iniziato il percorso con le mie due nuove studentesse A&A... sembra quasi il logo di un grande studio di avvocati newyorkese!
Ho concentrato la giornata di ieri sul senso dell'inquadratura e sull'importanza delle ottiche utilizzate...
ho sfruttato le immagini di un grande maestro (Storaro) per raccontare la forza di un fotogramma.
Alla fine della lezione ho chiesto ad entrambe di scegliere la scena di un film e commentarmela inquadratura per inquadratura con l'obiettivo di analizzare tre parametri principali:
contenuto narrativo
contenuto spaziale
tipologia di ottica

11 settembre 2011

Ehi Giovane!

Avrei dovuto spendere la mia giornata a sviluppare il progetto per il finanziamento di un mutuo ma per la promessa fatta al mio collega, ho posticipato il mio lavoro a domani per poter concludere il corto del trickle!
Già... hai capito bene... per concludere il corto... lo so cosa stai pensando... ma non dovrebbero farlo i tricklers? Che fine hanno fatto?
Questa puntata del progetto è stata veramente distorta, tra il mio incidente, il lavoro che ci ha sommersi e non ci ha permesso di dare disponibilità di computer ecco che alla fine rimaneva fuori il compositing conclusivo... e me lo sto smazzando io!
24 shot questa giornata.... non male per uno fuori allenamento...

Ho fatto di tutto anche reilluminato alcune scene con l'aiuto di qualche rampa e di qualche mascherino... alcune inquadrature necessitavano una reinterpretazione visiva.
Ancora 10 shot ed è finita.... settimana prossima lo mandiamo alla blender conference!
A fine giornata mi guardo il corto per capire cosa

7 settembre 2011

4 validi artisti solo uno da scegliere

Adesso è davvero dura.
Ho fatto le selezioni ed ho definito una rosa di quattro candidati tra i quali scegliere il nuovo senior da aggiungere in Spark.

Due sono di Roma.
Due sono extracomunitari.
Quale potrebbe essere il miglior criterio di scelta?

Poteva vincere la guerra....l'Italia?

Sono cresciuto con questa affermazione!
Mio nonno me la insegnò ormai vent'anni orsono.
Diceva sempre nel nostro mitico dialetto...
"Ma pote'a vince la guerra l'Italia?! E no che no' lla pote'a vince! Co 'na scarpa e na ciavatta non se po' fa la guerra!"

Che tradotto in italiano significa una cosa molto semplice:

4 settembre 2011

La soddisfazione di non essere il solo a pensarla così

Questa ricerca di personale mi ha sollevato il morale non poco.
Ho conosciuto persone di grande valore umano ed artistico.
Ho visto reel di artisti interessanti e di persone con le quali vorrei condividere qualche progetto.
E poi ho ricevuto questa:


"Not so long time ago I have found that you were looking for artistic persona to join your amazing team.

I am sure you already received lots of applications by experienced Blender users, however I just couldn't not to admire the ideology of your company to use opensource tools. I my self have a dream to fully migrate to opensource tools and i am very excited to see that there are studios using open source tools as their main applications. "


Grande soddisfazione

Davvero una grande soddisfazione!
Oggi mi sento più combattivo che mai! 
Ancora più ostinato di prima a proseguire per la mia strada!

2 settembre 2011

Il senso del rispetto

Ogni tanto torno ad interrogarmi sul senso del rispetto...
del rispetto per il prossimo, per il collega della scrivania di fianco, per il cliente e per il fornitore.

Non è il rispetto che muove tutta la catena degli eventi?
Se non è proprio così quanto meno gioca un ruolo fondamentale nel come questi eventi si susseguono e vivono.

Per me è scontato che se io lavoro per un cliente che fa da intermediario è più importante che garantisca la sua continuità piuttosto che cercare di scavalcarlo per poter sperare di aumentare leggermente la mia parte di guadagno.

Per me è scontato che un mio fornitore punta alla mia soddisfazione altrimenti perde il rapporto e per il suo impegno deve essere ricompensato.

Per me è scontato supportare il mio collega nel momento del bisogno perchè so che se dovesse accadere a me vorrei poter essere sostenuto.

Eppure.....

29 agosto 2011

Il potere del valore d'acquisto.

Mi domando qual'è il valore di acquisto di una azienda piccola come la mia?
Cosa posso fare per renderla attraente per qualcuno che lavora nel settore?

Facciamo film importanti? - No
Usiamo i tools più blasonati? - No
Paghiamo un sacco di soldi? - No

allora perchè qualcuno dovrebbe venire a lavorare con me?

Tutti piangono miseria

Incredibile!
Tutti piangono perennemente miseria... tutti dicono che non ci sono i soldi, non si può fare nulla, siamo ingessati, c'è il monopolio... guarda la Germania... loro sono determinati... guarda l'Inghilterra... loro si che sanno far girare il business...
Mi spieghi che senso ha lamentarsi e basta?
Mi spieghi perchè invidiamo il prossimo soltanto perchè potrebbe esserci la possibilità che possa fare meglio di noi?
Mi spieghi perchè aspettiamo che ci sia sempre qualcun altro che trovi una soluzione ai nostri problemi?

Io sono stanco di tutte queste futili e banali paure, di un immobilismo ricercato per non rischiare di dare spunti al prossimo!
Io ho bisogno di accendere il cervello e trovare una soluzione per sbloccare questo nostro mercato che ci vuole sempre e comunque perdenti solo

Devo assolutamente rivedere i miei piani!

Sono andato a vedere Kung FU Panda2.

Non mi aspettavo una storia incredibile ma sapevo che visivamente sarebbe stato molto interessante.
Bhè poichè ero partito "low profile " mi sono divertito più del dovuto.
Le ambientazioni erano così cariche di colori, hanno scelto una serie di palette cromatiche che mi sono piaciute particolarmente.
Un uso davvero sapiente dei volumi, un'ottima scelta di inquadrature pensate per un prodotto stereoscopico maturo e delle animazioni magistrali mi hanno riempito gli occhi ed il cuore per non parlare dello stile dei momenti cartoon 2D... design pazzesco.

Ad un certo punto come in tutti i film sono arrivati i titoli di coda....
non finivano più....
ci saranno state almeno 300 persone segnate su quello schermo...
e come al solito ho pensato....

28 agosto 2011

Urge un nuovo Senior in Spark! A senior artist is needed @ SPARKDE

Ho deciso di prendere una strada netta per la prossima persona che si unirà al nostro team!
Ecco cosa cerco/ cosa ho definito necessario.
Il post è bilingue nel caso qualcuno interessato arrivi qui!

Credenziali aggiornate show reel 2011

Oggi pomeriggio con la scusa di postare a Blendernation la "job request" di Spark ho sentito l'esigenza di aggiornare lo showreel!
C'erano troppi video che nonostante visivamente siano interessanti fanno comunque parte del nostro passato.
E così ecco qui il nuovo video e questa volta la CGI che vedete è interamente realizzata in blender il 3D si può formalmente definire come " REALIZZATO CON PRODOTTI LICENSE FREE!"

Buona visione!

27 agosto 2011

Cosa aggiunge la stereoscopia in una immagine?

I miei clienti cominciano a chiedere sempre più frequentemente dei progetti stereoscopici
Io faccio parte della schiera dei refrattari.... di quelli che dice che è una soluzione tecnica che ha più valenza commerciale che artistica che acquistare profondità toglie la possibilità di usare delle convenzioni artistiche che fino ad oggi erano elementi "magici" del cinema (come ad esempio l'uso del defocus ) La profondità riduce in alcuni casi la capacità di stilizzazione grafica perchè la ricostruzione della spazialità della scena assume un valore più forte.

Eppure, oggi, per la prima volta, ho letto qualcosa in più nell'immagine stereo.... ho letto la capacità di apprezzare maggiormente i materiali.... i dettagli fini, le traslucenze, lo scattering. Gli shader volumetrici sicuramente acquistano valore....

Devo provare a costruire delle nature morte fatte di pane, spugne e personaggi pelosi e poi osservarle prima in monoscopia e quindi in stereo... sono certo che nel secondo contesto riuscirò a percepire la fragranza di quel pane, la morbidezza della spugna, la setosità del pelo....

Si, appena completo il prossimo filmato per Enel faccio subito un esperimento.

26 agosto 2011

Mi serve un visionario che abbia voglia di seguirmi o di farsi seguire

Questa settimana la nostra compositor ci ha lasciati, torna nell'azienda dove lavorava prima, in Rainbow CGI e le auguro tutto il meglio per il suo futuro.
Ci ha lasciati perchè lei ed io non riuscivamo a costruire un rapporto profiquo, non riuscivamo a comunicare, non avevamo le stesse aspettative.
Se non si crea un'intesa è meglio per entrambi "lasciarsi".

Ora che devo sostituirla ancora più di prima mi domando chi sia la persona giusta da inserire nel team...
Al momento siamo strutturati così:

25 agosto 2011

A ritroso per costruire un percorso interessante

Oggi ho buttato giù l'ipotesi formativa per la ragazza che arriva a settembre.
Ho pensato che potrebbe essere stimolante creare un percorso per cui si inizia con argomenti poco tecnici e che offrono un feed back immediato dal punto di vista del risultato per poi lentamente addentrarsi in argomenti sempre più tecnici.

La ragazza, di cui non rivelerò il nome finchè non inizieremo, ha scelto di seguire un percorso formativo sul lighting e shading... sono contento perchè è uno di quei processi che nella nostra azienda viene portato a termine ma molto spesso non si ha il tempo di prenderlo in esame con particolare attenzione.

Ecco la mia idea...

1. comporre un'inquadratura: il primo passo è prendere coscienza di cosa comunica un'immagine; le farò studiare le "lenti" ed i piani mostrandole lo stretto rapporto che c'è tra loro (vorrei usare le scene di 3drender con un materiale grigiomedio e l'occlusion per effettuare dei preview).
2. illuminare un'inquadratura:  il secondo step è costruire l'immagine con la luce, voglio prenderle a riferimento quadri di diverse epoche ed aiutarla a studiare l'importanza della direzione e dei volumi descritti (anche in questo caso le scene saranno prese da 3d render ed il materiale sarà ancora unico, le permetterò di usare delle luci colorate)
3. colorare un'inquadratura: da qui si parte con lo studio delle palette cromatiche di una scena ed i quadri e le foto dei grandi maestri saranno davvero un elemento importante del percorso
4. restituire i materiali: a questo punto spero di averla intrigata abbastanza per poter passare allo step successivo usare razionalmente i primi shader, mi auguro di poter arrivare all'uso del node editor
5. animare la camera: quando con gli shader siamo ad un punto interessante vorrei cominciare a farle muovere la camera e a mostrarle la mia visione del perchè usare un movimento piuttosto che un'altro

ce n'è da studiare... sono proprio ansioso di iniziare.
Hai suggerimenti?

24 agosto 2011

necessito sangue nuovo!

Oggi un mio amico ha letto questo blog e mi ha fatto notare che dico le stesse cose da qualche anno!

Sai che mi ha fatto riflettere questa affermazione?!
Trovo due chiavi di lettura nel mio pensiero: 

1. o sono follemente convinto di quello che penso e finchè non raggiungo l'obiettivo continuo a perseverare lungo la mia strada certo che è quella giusta
2. oppure non riesco ad ascoltare il mondo che mi circonda e sono arroccato nel mio meraviglioso castello fatto di utopie

Ho disperatamente bisogno di confrontarmi con artisti che non conosco, che non la pensano come me,
voglio confrontarmi con loro per capire se quello che dico è wired,tired or expired! (ho rubata la dicitura da wired Italia, il magazine... sono certo che non me ne vorranno per questo!)

Se sei uno di loro batti un colpo e raccontami la tua visione dei temi che tratto, non lasciarmi a bocca asciutta!!
Grazie 

Open Source Software... Specchietto per le ALLODOLE?

Sai quanto costano le licenze software per poter lavorare nel settore della CGI?
Un casino di soldi!
Pensa che nel mio studio siamo solo in 6 e se volessi lavorare con software blasonati come maya, houdini, nuke o affini sarei costretto a spendere intorno agli 80.000 € il primo anno e poi circa 10.000 € per tutti gli anni a seguire per poter mantenere gli strumenti aggiornarti  all'ultima versione disponibile....

E si è proprio una bella sommetta, per una realtà come la mia pariliamo di un valore pari al 20% del fatturato annuo... un voce di spesa davvero pesante!

Io questi soldi da spendere non li avevo quando ho iniziato e non li ho neanche ora... e allora?
vale la pena pensare a strategie alternative?

Potrei usare delle licenze craccate ma

23 agosto 2011

Il mio rapporto con la formazione

Io non ho studiato granchè... almeno in maniera formale.
Sono un geometra.... senza titolo... nel senso che non sono abilitato a firmare un progetto...
e allora perchè mi sento titolato a parlare di formazione?

Perchè è un cruccio che mi tormenta da sempre,
perchè la formazione non finisce con i libri di scuola,
perchè imparare mi rende vivo e libero.

Sono 11 anni che ormai lavoro nel campo degli effetti visivi e

22 agosto 2011

Smart Grids - un piccolo miracolo ed una grossa soddisfazione!

Qualche settimana fa mi è stato chiesto di sviluppare un video per l'Enel per rappresentare i vantaggi del sistema Smart Grids

Il progetto non aveva nulla di nuovo o straordinario se non fosse stato che avevamo un paio di condizioni...
1. deve essere full CG
2. deve essere pronto in 4 settimane
3. il testo dura qualcosa come sette minuti!

ed ecco il risultato:




Per chi fa CGI sa benissimo che sviluppare un prodotto del genere in 4 settimane è davvero un bel challenge,

20 agosto 2011

Le mie credenziali

In rete la credibilità è tutto e allora ecco le mie credenziali:
Quello che state per vedere è il frutto del lavoro del team di SparkDE realizzato fino all'inizio di quest'anno.


Il mio compito è sempre lo stesso:
Mettere in piedi la produzione,
organizzare i task,
raccattare in giro gli artisti necessari qualora il team interno non è sufficiente a completare tutto.
partecipare attivamente alla realizzazione del compositing
stimolare la soluzione di problemi tecnici.

Ho aperto un blog, un videoblog

Ho aperto un blog, sono mesi che ci penso e alla fine l'ho fatto.
Non ho molta voglia di scrivere in generale ma mi piace pensare e ho deciso di farlo ad alta voce, magari davanti ad una fotocamera (di quelle che registrano i video).

Il  mio scopo?
Prendere appunti per avere spunti nel futuro, per partire da un punto e scoprire nel tempo dove vado a finire con le mie idee.

I miei interessi?
Sono molto monotematico, mi piace il mio lavoro e parlerò di lui e di tutto ciò che lo influenza.

Cosa faccio?
Il direttore di produzione di una piccola azienda di effetti visivi sita in Roma che come tutte le aziende del settore campa del sudore e della buona volontà delle persone che la costituiscono.

Perchè lo faccio?
Perchè è incredibilmente appagante creare, la fatica masochistica che richiede, porta a sensazioni orgasmiche!
... specialmente in un contesto come il nostro, l'Italia dove tutto è così dannatamente difficile.

Perchè aprire un blog?
Perchè ho voglia di mettere sulla piazza tutta l'esperienza e le teorie che ho maturato negli ultimi 10 anni passati a cercare di capire come fare impresa in maniera sostenibile in un paese dove tutto è troppo complicato nel settore dell'audiovisivo!

Sai cosa potrebbe essere la figata definitva? 
Se non condividi quello che penso e ti prudono le mani perchè credi che sto dicendo una marea di cazzate allora rispondimi e convincimi che sto sbagliando!
Voglio dire, le mie elucubrazioni  sono frutto delle esperienze che vivo e quindi per me sono giuste fin tanto che nuove riflessioni non mi indicano una soluzione migliore!
Ma quante cose posso vedere nella mia vita? Molte meno di quante non possano essere le esperienze di tanti altri come me sparsi per l'Italia.

Cosa mi auguro?
Che nel tempo questo videoblog diventi un pozzo di appunti per tanti giovani imprenditori che costruiscono soluzioni innovative per esistere in questa Italia che ha bisogno di essere reinventata!