24 dicembre 2012

Punto 1: aggregare soggetti

Nella mia visione la cooperativa deve essere aperta a singoli professionisti e ad aziende che hanno interesse nella realizzazione di prodotti di comunicazione audiovisiva sia essa carta stampata, video o prodotto interattivo.

Punto di aggregazione deve essere la necessità di non riuscire con le proprie singole forze a realizzare interamente i prodotti che si vuole offrire o ai quali si è chiamati a partecipare.

In questo contesto vedo diversi scenari:

1. il professionista che ha una clientela consolidata è chiamato a realizzare un prodotto che va al di là delle proprie competenze e ricerca tra i soci della cooperativa chi può supportarlo nelle proprie mancanze
2. l'azienda che deve sopperire a delle esigenze di sovraproduzione momentanea ricerca tra i soci chi può sostenerla
3. l'agente che si pone come procacciatore di affari funge da "dispatcher" di progetti ai soggetti in grado di reperirli e portarli a compimento

In ogni caso la cooperativa è un soggetto distinto dai singoli e nessuno dei soci ha l'obbligo pratico nè morale di rimettere tutti i suoi lavori all'interno della cooperativa.

La logica è chiara: la cooperativa deve costituire un vantaggio e non un limite.
chiunque ne fa parte deve sentirsi libero di operare indipendentemente.

  

Analisi dei punti focali del "Layer istituzionale"

Ho chiuso l'ultimo post con la promessa di parlare delle cooperative.
Innanzitutto parliamo di principi:
L'obiettivo di un "layer istituzionale" nella mia visione è quello di porsi come una sovrastruttura che svolga le funzioni di:
  1. aggregatore di soggetti che perseguono lo stesso fine,
  2. promotore della collaborazione e conoscenza tra i soggetti
  3. strumento di definizione  di standard e organo di garanzia
  4. offrire occasioni di lavoro
  5. offrire una consulenza ed un supporto fiscale, legale e finanziario 
  6. offrire servizi commerciali 
  7. offrire occasioni di formazione 
  8. creazione di strumenti di valore per tutti i soggetti
Ho scoperto anche grazie ad un utilissimo seminario che

23 dicembre 2012

Un layer tra clienti e produttori

Continuo a riflettere sulla causa della morte della mia azienda:
i costi erano maggiori dei ricavi.
Detto così sembra che si lavorasse in perdita ma non è la verità, non in termini assoluti.
Ogni singolo progetto aveva dei margini adeguati, ma la scarsità di nuove commesse mista ai costi fissi ha completamente prosciugato il cash flow e ha strozzato la struttura fino a portarla alla morte.

In partica un progetto valevole, come la Spark, semplicemente si è autodistrutto perchè le mancavano i capitali per sostenere i costi fissi...

12 agosto 2012

Rinnovarsi è importante

E' ora di rinnovarsi!
L'azienda che ho curato negli ultimi 7 anni purtroppo non ha retto all'impatto con la crisi.
E' una cosa triste ma evidentemente non eravamo sufficientemente carrozzati per superare un periodo così duro!

E' ora di tornare sul mercato e preparare un reel di presentazione.
Ho aperto e chiuso comunque con il logo di Spark, dopo averla diretta così a lungo, sarei ingiusto se cancellassi il mio passato.

Il reel contiene quasi tutto il meglio della produzione che abbiamo affrontato.

Mi presento come organizzatore, direttore di produzione e compositor anche se negli ultimi 12 anni ho fatto molte più cose...
Se qualcuno di voi avesse bisogno di una figura organizzativa che ha realizzato ben oltre 300 produzioni tra VFX, animazione e commercials, spero che voglia prendermi in considerazione.

Buona visione.




12 febbraio 2012

Noi che crediamo al bene comune facciamo così



Questa sera mia moglie mi ha portato a teatro a vedere Lella Costa.
Ha chiuso il suo spettacolo con il discorso di Pericle agli Ateniesi.
Sarò banale, ma mi ha riempito il cuore, sarà per il senso del bene comune che nel suo discorso è così forte?
Te lo riporto magari, se non lo conosci, può far riflettere anche te.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana: noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato insegnato anche di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è di buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione un ostacolo sulla via delle democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versatilità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Buona serata.

5 febbraio 2012

Il popolo delle partite iva, precari o mobili?

Devo essere sincero, mi sto affezionando ai modi ragionevoli e esplicativi di un presidente del consiglio che ha come primo impegno mostrare il perchè della sua visione.

Il tema a me più caro, probabilmente dovuto alla mia età ed al ruolo che ricopro, è quello legato al mercato del lavoro, alle liberalizzazioni, al patrimonio (della cultura del lavoro) che lasceremo per il futuro.

Come datore di lavoro ascolto attentamente quanto si discute oggi,
si parla dei contratti atipici e del fatto che debbano essere eliminati, si parla di un nuovo mercato delle partite iva per i giovani fino a 35 anni molto più convenienti rispetto alle precedenti, si parla di