7 settembre 2011

4 validi artisti solo uno da scegliere

Adesso è davvero dura.
Ho fatto le selezioni ed ho definito una rosa di quattro candidati tra i quali scegliere il nuovo senior da aggiungere in Spark.

Due sono di Roma.
Due sono extracomunitari.
Quale potrebbe essere il miglior criterio di scelta?

Di fatto io cerco prima di tutto un senior. Qualcuno che possa fungere da mio alter ego, che possa prendere delle decisioni quando io non ci sono o che possa direttamente seguire un progetto senza la mia supervisione.
Ma artisticamente cosa cerco in realtà?
Cerco qualcuno che sappia guardare criticamente le immagini e che sia in grado di decidere come poterne migliorare la leggibilità.
Questa figura dovrebbe essere quella di un lighter quasi mi arrischierei a dire un direttore della fotografia ....
Chi ho di fronte?

Il primo romano ha buone caratteristiche da supervisore ma ama trarre da tutti i software il meglio.
E' abituato a fare tutto da solo ma ha anche partecipato a grosse produzioni che gli hanno allargato la visione alla progettualità di team.
Il suo punto debole è che, abituato ad usare tutto quello che vuole in funzione di cosa gli serve rischia di sentirsi limitato nel dover combattere i limiti di uno strumento solo: blender.
Il suo punto forte è che è abituato a pensare a 360 gradi ed il compositing fa parte delle sue mansioni giornaliere.

Il secondo romano è un legionario, 18 anni di lavoro sulle spalle e la voglia di far parte stabilmente di un gruppo. Sembra un gran faticatore ed ama risolvere i problemi con quello che ha. Il punto debole sta nel lighting che non mi fa impazzire e non è in grado di sviluppare di suo il compositing.

Il terzo è indiano, visivamente è molto bravo: sa illuminare così come compositare, ha 5 anni di esperienza ed il suo prodotto è di tutto rispetto. Ad una colloquio approfondito mi è sembrato competente ma sborone. Non cerco uno troppo arrogante da mettere in casa.... io ho bisogno di un team che lavora all'unisono; non voglio prime donne che se la tirano.

Ed infine il quarto è Iraniano... o forse Turco, non mi è perfettamente chiaro.... con lui ho avuto solo un veloce scambio di mail ma il suo portfolio su CGSociety mi ha colpito piacevolmente.... ho trovato un gusto nella composizione e nella restituzione dei materiali che nessun altro ha.
Ho sinceramente apprezzato il bilanciamento delle luci e delle ombre, ogni sua immagine è chiara e rapidamente leggibile... il suo punto debole lo scoprirò a breve.... sto fissando un appuntamento per una chat su gmail....

Così su due piedi sceglierei l'ultimo se il colloquio fosse positivo... ho solo un dubbio che mi distrugge: la spark è pronta per un team internazionale?
Avrei bisogno di almeno una parte del gruppo più nutrita che non sia italiana?
Chessò, almeno un paio di artisti, in modo tale che possano parlare tra di loro in un'altra lingua agevolmente... vi confesso che il mio inglese è il migliore di tutto l'ufficio (almeno la sezione di produzione) e non è certo ad un livello straordinario.....

Questo dubbio mi sta facendo scervellare.... forse alla fine scelgo il legionario... o forse no, l'iraniano..... oddio sono in difficoltà.... se almeno in ufficio un paio di persone parlassero inglese almeno come me... sarebbe tutto più facile....
devo riflettere. Non è un problema banale.

3 commenti:

  1. un bel dilemma, eh?

    io penso decisamente che "internazionalizzare" la squadra sia un grande vantaggio, e prima si fa... meglio e'!

    Detto questo, pero', mi pare che per la figura che stai cercando sia necessario trovare qualcuno che possa comunicare efficacemente con _tutte_ le persone in studio, compresi i futuri possibili acquisti.
    Come puoi delegare delle responsabilita' su un progetto altrimenti?

    Quindi direi che il tuo candidato dovrebbe essere in grado di parlare la lingua delle persone che aiutera' a coordinare (e non viceversa), e se trovi una persona che padroneggia bene l'inglese, il francese o lo spagnolo, dovresti considerarlo un punto importante a favore: la prossima volta che cercherai artisti non ti ritroverai di fronte allo stesso problema. :)

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  2. Anche tu hai ragione :)
    Ho iniziato la mia ricerca "worldwide" perchè credo fermamente che internazionalizzare sia sempre molto positivo. Sono altrettanto certo che chi guida il gruppo debba saper cogliere le sfumature e gli umori degli altri e parlare la lingua di uso comune in studio sia altrettanto fondamentale.
    Il conflitto di interessi nasce quando trovi le caratteristiche che cerchi in due persone diverse e credi che assieme potrebbero dare davvero molto al team.... Ma il maledetto denaro vincola sempre tutto...
    Il problema è decidere se l'uva è acerba o no conscio che non lo è affatto.

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  3. Dimenticavo.
    Ho discusso a lungo in ufficio proprio su questo argomento. Tutti sarebbero entusiasti di avere un artista internazionale nel team e sono tutti ben disposti. Ma nel lungo periodo? Cosa significa tutto ciò? Sicuramente scegliere un supervisore italiano che parla fluentemente l'inglese è la scelta più saggia.
    A quel punto è decisamente più facile aggregare artisti che devono seguirlo e non che devono cercare in tutti i modi di spiegare le loro ragioni per essere seguiti...
    Grazie Lorenzo. Davvero un'ottimo spunto di riflessione

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